Lui, Lugi, faceva la quinta superiore. Un ragazzo non convenzionale come ce ne sono pochi oggi in giro. Un ragazzo appassionato di politica, di sociale, di volontariato, di disabilità...un po’ meno di scuola.
Lui frequentava un liceo della provincia di Milano. Sempre in conflitto col mondo, con i suoi genitori ... e
forse anche con sé stesso .
Lei, Tabita, frequentava la quarta dello stesso liceo.
Non so come si siano incontrati, credo di ricordare che ci fosse in mezzo un professore.
Ad un certo punto Luigi cominciò ad uscire con Tabita e...ad un certo punto Tabita arrivò in casa
nostra.
Normale, si certo.
Cosa c’è di strano?
Tabita è una ragazza di etnia rom con una famiglia alle spalle che era allo sbando ed allo sfascio.
Inclusione ...era il momento di passare dalle belle parole ai fatti veri
E i sogni di grandezza e di gloria per questo figlio, le aspettative che albergano innate e segrete nel
cuore di un genitore ?
Se quello che cercavo di insegnare a parole era vero doveva tradursi in pratica.
Cominciai col guardarla : si muoveva silenziosa ed impercettibile per la casa…timida e taciturna forse avrebbe desiderato essere trasparente. Forse si sentiva a disagio, forse ci voleva tempo perché si
abituasse a noi e ai nostri modi di essere e di fare.
……….
Luigi e Tabita festeggeranno a Natale il loro quarto anno insieme.
Cosa ha cambiato in me questo incontro inatteso?
Niente di trascendentale assolutamente, io mi sento quella di prima ma con un respiro diverso, più ampio , mi sento uno sguardo più aperto sull’orizzonte
Nel mio cuore c’è un posto per Tabita e lei credo abbia un posto nel suo non solo per Luigi ma anche per noi.
Anna Maria
Vota ora! Clicca sulle stelline per dare il tuo voto