Più che un incontro quello con l'Africa è stato per me uno scontro, un pugno allo stomaco .
È qualcosa che ancora non so spiegare, che mi sta facendo pensare al nostro modo di vivere, alle nostre abitudini, alle nostre priorità.
Tornata a casa mi accorgo che gran parte delle cose che faccio e facevo non sono importanti, gran parte delle cose per cui mi arrabbiavo sono superflue. Mi accorgo di quanto sono fortunata ad avere le possibilità che ho; la possibilità di studiare, di lavorare, di conoscere, di far valere i miei diritti, di avere diritti. Una domanda mi sorge spontanea e non mi lascia da quando sono partita: perché io si e altri no?
Sara
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